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A Tea l’oscar di bilancio 2024 per la categoria “Medie e piccole imprese quotate e non”

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14 dic 2024

Venerdì 13 dicembre Tea si è aggiudicata l’Oscar di Bilancio 2024, uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel panorama economico italiano tra quelli dedicati alla trasparenza e alla comunicazione finanziaria, nella categoria “Medie e piccole imprese quotate e non”.

Il rendiconto del Gruppo si è distinto per l’efficacia complessiva del bilancio con un’applicazione attenta dei GRI e una chiara anticipazione degli ESRS.

Il premio, istituito da FERPIUniversità Bocconi e Borsa Italiana nella cui sede, Palazzo Mezzanotte a Milano, si è tenuta nel pomeriggio di ieri la cerimonia, è stato ritirato dal presidente Massimiliano Ghizzi e dal CFO Lorenzo Amadeo.

Nella motivazione la giuria, presieduta dal Rettore dell’Università Bocconi Francesco Billari, spiega che “Il bilancio integrato di Tea si distingue per precisione e chiarezza, garantendo una comunicazione efficace delle informazioni finanziarie e di sostenibilità. La struttura è completa e dettagliata, con un’applicazione attenta dei GRI e una chiara anticipazione degli ESRS, testimoniata dalla tabella di correlazione con gli standard di riferimento. L’introduzione dello scope 3 sottolinea un impegno significativo nell’analisi degli impatti ambientali, mentre strumenti innovativi e una grafica curata rendono il documento accessibile e intuitivo. La solidità del sistema di governance e la rappresentazione della doppia materialità rafforzano l’efficacia complessiva del bilancio”.

L’Oscar di Bilancio, giunto alla sua 60ma edizione e realizzato con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano, viene assegnato a organizzazioni che si sono distinte per trasparenza, innovazione e impegno verso la sostenibilità, suddivise in diverse categorie: quotazione o non quotazione in borsa,  dimensione aziendale, tipologia giuridica (Società, Enti, Organizzazioni no profit ecc).

Il tema dell’edizione 2024, “Il Valore del Reporting – La trasparenza ai tempi della CSRD”, riflette l’importanza crescente della rendicontazione di sostenibilità e del rispetto dei criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) alla luce della nuova direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive).

A nome di tutta la squadra che vi si dedica giorno dopo giorno con rigore, passione e professionalità, ringrazio per l’importante riconoscimento che ci viene oggi attribuito. Siamo onorati, orgogliosi e ancora più motivati a proseguire con trasparenza e senso di responsabilità sociale nel percorso di rendicontazione trasparente delle nostre performance. Quest’anno, per la prima volta, i contenuti di sostenibilità sono stati presentati congiuntamente ai risultati economico-finanziari in un’unica relazione integrata, muovendo i primi passi verso gli adempimenti richiesti dalla CSRD. Tale integrazione, volontaria, rappresenta una nuova importante sfida al miglioramento continuo verso cui siamo orientati”, ha commentato Massimiliano Ghizzi, presidente di Tea.

Leggendo la motivazione – ha spiegato Lorenzo Amadeo, CFO gruppo Tea – sono lieto che la giuria abbia apprezzato gli sforzi compiuti rispetto alle analisi di doppia materialità e Scope 3. Sono infatti molto soddisfatto del lavoro che il team ha dedicato all’impostazione dell’analisi di doppia materialità in maniera già orientata alla CSRD e alla rendicontazione delle emissioni di Scope 3, introducendo i primi calcoli puntuali su quelle derivanti dalle specifiche quantità fisiche di materiali, beni e attività a monte e a valle della nostra organizzazione”.

Così, invece, Francesco Billari, Rettore dell’Università Bocconi: “Per costruire società sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale occorre coniugare presente e futuro, costruendo sul passato. La ricerca innovativa, accompagnata dal monitoraggio e dallo studio della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e delle sue prassi applicative, è oggi essenziale per supportare le imprese e le istituzioni nella realizzazione di una rendicontazione trasparente. Per questo la Bocconi è orgogliosa di celebrare la sostenibilità degli Oscar di Bilancio, che dopo sessant’anni volgono a maturità, grazie alla collaborazione e allo sforzo sistemico e volontario di tante istituzioni e persone”.